Pomodoro, passione mediterranea
Goloso viaggio alla scoperta del pomodoro, uno degli ingredienti più amati e versatili della nostra cucina e autentica icona della Dieta Mediterranea.
Se ci domandassero qual è il piatto che per noi rappresenta la cucina mediterranea, probabilmente qualcuno risponderebbe la pizza margherita, qualcun altro un piatto di spaghetti con la salsa, qualcun altro ancora le lasagne al ragù, oppure una semplice bruschetta o addirittura una fresca insalata di pomodori e olive, condita con un filo di olio evo.
Avrebbero in effetti tutti ragione, non solo, le risposte citate hanno tutte in comune l’ingrediente chiave, in versione cruda o cotta: il pomodoro.
Il pomodoro è l’alimento principe della Dieta Mediterranea e della cucina italiana per tantissime ragioni: è un concentrato di bontà, un’autentica miniera di antiossidanti e vitamine, è super versatile, si presta infatti a innumerevoli preparazioni e ricette, trova nel nostro Paese le migliori condizioni per essere coltivato ed esportato ovunque (l’Italia ne è tra i maggiori produttori mondiali).
Vale la pena conoscerlo meglio.
Identikit: frutto o ortaggio?
Dal punto di vista botanico, come la mela, la pera, la pesca, il pomodoro è un frutto, ovvero “il corpo riproduttivo commestibile di una pianta da seme”, ma come la zucca, il peperone e l’avocado, non lo consumiamo a fine pasto, in una macedonia o come ingrediente di un dessert, bensì come una verdura, sotto forma di contorno o per preparazioni salate.
Il suo nome scientifico è Solanum lycopersicum, la famiglia di appartenenza quella delle Solanaceae, che accomuna piante come peperoni e peperoncini, melanzane e patate.
La curiosità
Il nome Solanum lycopersicum pone l’accento sulle sostanze più caratteristiche che compongono il pomodoro: la solanina e il licopene. Se si guarda all’etimologia delle due parole latine, il nome sembra racchiudere un’affascinante contraddizione: solanum significa “consolazione” o “conforto” e fa riferimento alle proprietà medicamentose che venivano attribuite a questo frutto nell’antichità e lycopersicum, letteralmente “pesca del lupo”, si riferisce al fatto che non lo si considerasse commestibile, quindi utilizzabile come boccone avvelenato per i lupi.
Qual è l’origine del nome “pomodoro”?
Il nome “pomo d’oro” è legato alla prima varietà di pomodoro che si diffuse, che era di colore giallo oro. Successivamente si è affermata come prevalente e più rappresentativa la varietà a frutto rosso, anche se negli ultimi anni i pomodori gialli godono di grande popolarità.
La storia del pomodoro
La bacca del pomodoro è nativa dell’America Centrale (Messico) e del Sudamerica (Perù): da numerose testimonianze storiche, risulta che i primi a coltivarlo e consumarlo siano stati gli Aztechi, che lo chiamavano xitomatl e lo gustavano sotto forma di una succosa salsa.
Nei secoli successivi, i frutti non furono più ritenuti commestibili e, per lungo tempo, dei pomodori si fece solo un uso ornamentale.
Nel nostro continente, il pomodoro arrivò solo nel 1540, grazie al Conquistador spagnolo Hernan Cortés che, rientrando in patria dal Messico, ne introdusse alcuni esemplari.
In Francia, tra il ‘500 e il ‘600, più che per preparare ricette, il pomodoro veniva utilizzato dagli alchimisti per preparare filtri e pozioni magiche: gli veniva attribuito un potere afrodisiaco, che gli valse il soprannome di pomme d’amour, “frutto dell’amore”.
Grazie all’influenza della Spagna, il pomodoro giunse in Sicilia: è qui che sono nate le nostre più antiche ricette a base di questo straordinario frutto.
Pomodoro: uno scrigno di nutrienti e proprietà benefiche
Il pomodoro è un alleato speciale della nostra salute, del nostro benessere e anche della nostra bellezza, grazie alla concentrazione di principi nutritivi dalle preziose virtù.
Partiamo analizzando la sua composizione: il pomodoro è composto per il 90% di acqua, è povero di grassi e zuccheri, contiene fibre, è ricco di vitamine (C, A, E, K, del gruppo B), di sali minerali (potassio, fosforo, magnesio, calcio), ma soprattutto di potenti antiossidanti naturali, i carotenoidi (in particolare licopene, polifenoli e flavonoidi).
Concentriamoci ora sulle sue straordinarie proprietà:
- la sua ricchezza di acqua gli attribuisce proprietà diuretiche, efficaci per combattere ritenzione idrica e cellulite;
- l’irrisorio contenuto di grassi e zuccheri lo rende un alimento ipocalorico e dunque amico della linea: 100 grammi di pomodoro apportano circa 18 calorie;
- grazie all’apporto di vitamina C, favorisce l’assorbimento del ferro e il corretto funzionamento del sistema immunitario;
- l’enorme concentrazione di antiossidanti, in particolare di licopene, responsabile del suo colore rosso acceso, aiuta a contrastare la formazione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare, e protegge dal rischio di malattie degenerative e tumori (in primis alla prostata e ai polmoni);
- grazie alla luteina e alla zeaxantina, protegge gli occhi dalle radiazioni solari e, insieme al beta-carotene, fa bene alla vista in generale;
- consumato cotto, contrasta l’ipertensione e il colesterolo alto;
- grazie al potere mineralizzante e all’apporto di calcio, fa bene alle ossa;
- grazie al suo contenuto di fibre, favorisce la digestione e stimola il transito intestinale.
Lo sapevi che…
Il calore sviluppato durante la cottura del pomodoro aumenta la facilità di assorbimento del licopene da parte del nostro organismo. Questo prezioso carotenoide, inoltre è liposolubile, ovvero non si scioglie nell’acqua bensì nei lipidi, come per esempio l’olio di oliva. Per questi motivi oltre che per le innumerevoli proprietà del pomodoro, un piatto di pasta condito con salsa di pomodoro e olio EVO rappresenta un capolavoro, non solo di bontà, ma anche dal punto di vista nutrizionale.
Succose varietà
Finora abbiamo parlato genericamente di pomodoro, in realtà con questo nome si fa riferimento a un ampio ventaglio di varietà, oltre trecento, di svariate dimensioni, forme e colori, ognuna diversa per gusto, consistenza e caratteristiche organolettiche.
Provando a citarli dal più grande al più piccolo, abbiamo i pomodori da insalata, come il Cuore di bue, il Costoluto fiorentino e genovese, l’Insalataro e il Pomodoro nero di Crimea, i pomodori da salsa, come il San Marzano e il pomodoro tondo ovale romano, i pomodori Ciliegini o Datterini, come il Pachino che ha ottenuto il marchio DOP, il Black Cherry di colore nero, il Principe Borghese dalla caratteristica punta a “goccia”, il Piccadilly, il Pizzutello.
Highlight
Grandi come un cuore succoso, piccoli e incredibilmente saporiti, perfettamente rotondi e deliziosamente oblunghi, rossi, gialli, verdi, ma anche arancioni e addirittura neri: le varietà di pomodori sono tantissime e altrettanti i modi in cui gustarli.
Considerando il colore, tre varietà interessanti sono il dolcissimo Datterino giallo, il pomodoro Camone, tipico della Sardegna, i cui piccoli e deliziosi frutti si presentano screziati di verde anche quando sono maturi e i Green Zebra, gialli con striature verdi.
Mille modi di gustarlo
Crudo, fresco e succoso in insalate multivitaminiche, in una caprese estiva, su un’appetitosa bruschetta o frisella, in una pasta fredda alla crudaiola o in uno stuzzicante gazpacho di ispirazione spagnola, ma anche cotto, trasformato in una vellutata passata, un’irresistibile salsa, nel tradizionale ragù, come ingrediente cardine delle ricette più svariate, dalla pizza alla pappa al pomodoro, dalle polpette al sugo ai pomodori al forno ripieni, ma anche essiccato sotto forma di pomodori secchi sott’olio: tu come lo preferisci?
Ai più piccoli, di solito piace il ketchup, che si può preparare in casa, frullando 400 grammi di pelati, 50 ml di olio EVO, 50 ml di aceto, 1/2 cipolla, un pizzico di zucchero e ancor meno di sale.
Il modo più semplice di far consumare pomodoro fresco ai bambini, anche quando si è in viaggio o si organizza un picnic, è proporgli pomodorini ciliegini o datterini da gustare come uno snack.
I modi per gustare il pomodoro durante tutto l’anno e non solo d’estate, sono davvero infiniti e in grado di soddisfare tutti i palati.
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